Cosa succede quando si è costretti a chiudere il proprio negozio? Le storie dei Commercianti Bistrattati – Parte 2

LA SEZIONE STORY DEL BLOG DELL’UNIONE DEI COMMERCIANTI BISTRATTATI RACCONTA LE VICENDE DI TANTI NEGOZIANTI CHE COLLABORAVANO CON IL GRUPPO BENETTON E SONO STATI COSTRETTI A CHIUDERE IL PROPRIO NEGOZI DI ABBIGLIAMENTO.

Cosa accade quando un imprenditore è costretto a chiudere il proprio negozio? Spesso veniamo a conoscenza di un negozio che sta per abbassare le saracinesche per sempre, purtroppo, in tempi di congiuntura economica come la nostra, la chiusura di un’attività commerciale non è un evento raro e stiamo finendo per abituarci a vedere le strade dello shopping delle città italiane senza le luci delle vetrine, sempre più povere di negozi.

Il mese scorso pubblicammo il post Cosa succede quando un commerciante chiude il proprio negozio? Parte 1 , una rifelssione basata sulle esperienze comuni di tanti commercianti costretti a chiudere il proprio negozio di abbigliamento United Colors of Benetton , che hanno voluto raccontare le proprie vicende nella sezione del nostro Blog dell’ Unione dei Commercianti Bistrattati U.C.B. Family denominata, appunto, “Story”

“Un ultimo pensiero va ai colleghi che si sono tolti la vita” – Massimo Barjuani . Leggendo tutte le storie dei Commercianti Bistrattati che sono stati costretti a chiudere il proprio negozio Benetton ci si rende immediatamente conto che la componente “psicologica” è una delle conseguenze più difficili da accettare per un imprenditore. Un negozio che chiude è un fallimento personale dal quale non si esce in fretta e che qualche volta può portare anche a conseguenze estreme.

Ma le implicazioni psicologiche non sono l’unico aspetto negativo di chi è costretto a chiudere un’attività, quando un negozio chiude i battenti per sempre, la possibilità di perdere tutti i propri beni è concreta: “Abbiamo utilizzato risparmi, richiesto finanziamenti e negli ultimi anni impegnato anche case”. Purtroppo l’imprenditore che ha gestito il punto vendita spesso perde il lavoro di un’intera vita e può rimetterci tutti i propri risparmi fino al punto di dover vendere le proprietà, e in alcuni casi persino dover cambiare città.

Questa triste storia si è conclusa con il mio fallimento e purtroppo, essendo fideiussore con le banche e avendo mutui non pagati, ho attivato una procedura di liquidazione dei miei beni, messi all’asta. Oggi non possiedo più nulla!

Ma possibile che un’azienda di quelle dimensioni con un marchio così importante abbia avuto un comportamento così scorretto nei confronti dei suoi migliori clienti che hanno contribuito a rendere grande il marchio? Possibile che non abbia voluto trovare una soluzione che potesse mettere tutti noi nelle condizioni di continuare a gestire i diversi punti vendita?” – Autore: Salvatore Barricelli [leggi qui]

E Ancora:

Per affrontare varie richieste dell’azienda: rinnovi, ampliamenti, impostazioni di budget talvolta altissimi (ricordo durante gli ordini di collezione scontri con i rappresentanti per limare e abbassare le quantità e i budget da loro imposti) oltre per affrontare gli inevitabili alti e bassi del commercio che nei decenni si presentano abbiamo utilizzato i risparmi, richiesto finanziamenti e negli ultimi anni impegnato anche le case, oltre a fare promozioni e saldi stracciati per lavorare sulla quantità ma perdendo tutto il margine” – Autrice: C.G. [leggi qui[

Perchè tanti negozi Benetton sono stati costretti a chiudere? E’ la domanda che si pongono i Commercianti Bistrattati e a cui, tramite le colonne di questo blog si cerca di trovare una risposta. Leggendo le storie degli imprenditori che hanno voluto condividere in questo blog le loro vicende ci si accorge immediatamente che alcuni punti oscuri sono comuni a tutte queste vicende fallimentari, ma ci si può anche rendere conto che le conseguenze della chiusura della propria attività, nella vita di chi ci è passato, pur con mille differenze personali hanno sempre in comune un carico di dolore.

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