Cosa succede quando un commerciante chiude il proprio negozio? Parte 1

I COMMERCIANTI BISTRATTATI CI HANNO RACCONTATO COSA ACCADE QUANDO SI CHIUDE IL PROPRIO NEGOZIO. LA SEZIONE STORY DEL BLOG U.C.B. FAMILY E’ PIENA DELLE TESTIMONIANZE DEI COMMERCIANTI BISTRATTATI CHE HANNO CHIUSO IL PROPRIO NEGOZIO BENETTON, MA PER CHI NON CI E’ PASSATO E’ DIFFICILE CAPIRE COSA ACCADE QUANDO LE SARACINESCHE SI ABBASSANO PER SEMPRE.

Il blog dell’Unione dei Commercianti Bistrattati U.C.B. Family è nato con lo scopo di raccogliere e raccontare le esperienze di alcuni imprenditori che sono stati costretti a chiudere il proprio negozio di abbigliamento dei marchi United Colors of Benetton / Undercovers of Benetton e Sisley, insomma tutti quei brand legati al Gruppo di Ponzano Veneto. Gli stessi Commercianti Bistrattati hanno avuto la possibilità di scrivere di proprio pugno le proprie vicende e le abbiamo raccolte nella sezione “Story” in modo che chiunque potesse leggerle e rendersi conto delle difficoltà, delle sensazioni e delle problematiche che affliggono gli imprenditori che sono costretti ad abbassare le saracinesche.

PERCHE’ I NEGOZI DI ABBIGLIAMENTO DEL MARCHIO BENETTON CHIUDONO ? Abbiamo già trattato i motivi ricorrenti che possono rovinare gli affari degli imprenditori, fino a portare alla chiusura di un negozio di abbigliamento Benetton. Attraverso le testimonianze dei Commercianti Bistrattati, abbiamo notato che le storie di chi ha dovuto chiudere il proprio negozio hanno sempre alcuni punti in comune, le difficoltà non sono sempre le stesse, ovviamente, ma ci sono aspetti che chiunque abbia intenzione di investire denaro e tempo in un negozio di abbigliamento dovrebbe conoscere.

Per questo in passato pubblicammo tre post che, probabilmente, sono stati i più cliccati del blog U.C.B. Family e che potete consultare attraverso i link qui sotto:

Approvvigionamento delle nuove collezioni, ristrutturazione dell’arredamento dei punti vendita, difficoltà a trattare con i manager del Gruppo Benetton (oltre alla Pandemia di Covid 19 degli ultimi due anni.) sono i problemi più difficili da affrontare, ma non sono questi gli unici “pericoli” che bisogna valutare quando si decide di entrare nel campo del commercio di abbigliamento. Esistono infatti molte implicazioni psicologiche/sociali con cui si dovranno fare i conti nel malaugurato caso in cui gli affari non vadano a gonfie vele, o peggio, siano talmente gravi da causare la chiusura del proprio negozio.

COSA SUCCEDE QUANDO SI E’ COSTRETTI A CHIUDERE IL PROPRIO NEGOZIO? Quando un negozio chiude è sempre una tragedia che coinvolge tante persone oltre al negoziante che spesso ci rimette il lavoro di tutta la vita. Ci sono i dipendenti che dovranno cercare una nuova occupazione, i clienti che perdono il negozio di fiducia in cui fare acquisti, quando un negozio chiude è una perdita per tutta la comunità che deve fare a meno di un luogo pubblico che offre opportunità di acquisto e di lavoro. Una vetrina spenta con le serrande abbassate, inoltre, può divenire un segnale di degrado che coinvolge tutta la zona circostante.

CHIUDERE UN NEGOZIO PUO’ DIVENTARE UN PROBLEMA GRAVE. Spesso si tende a non vedere o a minimizzare l’aspetto emotivo, chi è costretto a chiudere il propio negozio subisce contraccolpi psicologici che non vanno sottovalutati. Leggendo la sezione Story del Blog dell’Unione dei Commercianti Bistrattati U.C.B. Family ci si rende conto che la delusione, che può sfociare anche nella depressione, è un fattore comune a tutte le vicende.

“AVEVAMO SANGUE VERDE perché: eravamo così legati  affezionati innamorati  votati a questo marchio che ci avessero chiesto di scavare sotto terra aprire un negozio ,il giorno dopo avevamo già escavatore pronto. Eravamo drogati del color verde e quindi nelle vene scorreva sangue verde. Un’ azienda che sulle spalle di noi affiliati si è arricchita si sviluppata in tanti settori è diventata ricca a noi invece sono rimasti solo debiti che hanno prodotto separazioni familiari depressioni malattie[…] e in tanti anche povertà.”

Autore: Guarelli Stefano

“Ultimo pensiero va ai colleghi […], sperando che la giustizia faccia luce sul modus operandi dell’azienda trevigiana e che possiamo noi tutti vittime dello pseudo franchising, ritrovare un po’ di serenità dopo anni di sofferenze e grandi delusioni.”

Autore: Massimo Bobo Barjuani ex amministratore Bobo s.r.l. già Sindaco della città di Adria

E’ sempre difficile affrontare tematiche tanto delicate e personali e non deve essere stato semplice per i protagonisti di queste storie raccontare particolari delicati della propria vita, tuttavia per capire cosa succede quando un imprenditore è costretto a chiudere il proprio negozio è impossibile prescindere dalla sfera personale.

Per approfondire leggi la FONTE

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