“LA GESTIONE DEL GRUPPO BENETTON E’ STATA MALAVITOSA, MA NON IN SENSO CRIMINALE. IL BILANCIO E’ IN ROSSO E GLI ERRORI SONO INCOMPRENSIBILI. COME SE CHI GOVERNAVA L’AZIENDA L’AVESSE FATTO APPOSTA†– LUCIANO BENETTON
Perché tanti negozi di abbigliamento chiudono? Milano, Udine, Roma, Ancona, Ferrara, da nord a sud dello stivale sono sempre più numerosi i negozi targati United Colors of Benetton costretti a chiudere. Dalla Val d’Aosta alla Sicilia, fare l’imprenditore nel campo dell’abbigliamento oggi è un impresa al limite del possibile. La Pandemia di Covid 19 e le conseguenti restrizioni per limitare il contagio hanno reso tutto ancora più drammatico, ma le difficoltà per i commercianti erano moltissime anche prima dell’arrivo del Corona Virus.
Nell’articolo precedente denominato “PERCHE’ I NEGOZI DI ABBIGLIAMENTO DEL MARCHIO BENETTON CHIUDONO – PARTE 1†abbiamo riportato le testimonianze tratte dalle “stories†di alcuni imprenditori, costretti chiudere i propri negozi di abbigliamento legati al Gruppo Benetton, che mettevano in evidenza le difficoltà legate ai rapporti di forza e di dipendenza economica con i manager del Gruppo accusati di poca lungimiranza nei confronti dei retailers. L’articolo che invece oggi proponiamo ai lettori del Blog dell’ Unione dei Commercianti Bistrattati U.C.B. family è una vecchia (ma attuale) intervista rilasciata al quotidiano il Post proprio da Luciano Benetton, il più importante dei quattro fratelli fondatori del marchio United Colors of Benetton. Ricordiamo a tutti i lettori che l’articolo de il Post è leggibile nella versione originale cliccando sul link FONTE a pie’ pagina.
che erano pozzi di luce, sono diventati bui e tristi come quelli della Polonia comunista. E parlo di Milano, Roma, Parigi… Abbiamo chiuso in Sudamerica e negli Usaâ€
“La gestione è stata malavitosa, ma non in senso criminale. Il bilancio è in rosso e gli errori sono incomprensibili. Come se chi governava l’azienda l’avesse fatto apposta […]Hanno smesso di fabbricare i maglioni. È come se avessero tolto l’acqua a un acquedotto. Ho visto cappotti alla russa, con il doppiopetto, il bavero largo, le spalle grosse… di colore grigio sporco. Pensi che hanno chiuso le tin-to-rie!â€
Il magazine Il Post e il quotidiano La Repubblica riportavano questa intervista di Luciano Benetton già nel lontano novembre del 2017, seguì il tentativo di rilancio del marchio affidato alle campagne mediatiche di Oliviero Toscani, oggi liquidato dopo alcune incomprensioni tra il fotografo e la presidenza del gruppo Â
“Mentre gli altri ci imitavano, la United Colors spegneva i suoi colori. Ci siamo sconfitti da soli. I negozi, . Da quel 30 novembre di quasi anni fa ad oggi ne è passata di acqua sotto i ponti, quei “pozzi di luce†che già da allora erano “diventati bui e tristi†per usare l’espressione dello stesso patron Luciano Benetton, in alcuni casi si sono spenti del tutto e oltre a spegnere le vetrine hanno dovuto abbassare anche le saracinesche.
Quegli “errori incompresibili. Come se chi governa l’avesse fatti apposta†ammessi con tanto candore dallo stesso Luciano Benetton hanno sicuramente pesato sul destino di molti commercianti che in taluni casi  li avrebbero anche evitati se avessero potuto agire liberamente guidati dalla propria esperienza e non dalle avulse alla realtà regole dei manager delle grandi aziende.  Il rapporto tra commercianti proprietari dei negozi e manager del Gruppo Benetton sembra uno dei problemi più gravi tra quelli che possono portare al fallimento di un punto vendita, si tratta di una criticità sulla quale sembrano essere d’accordo sia i commercianti che lo stesso Luciano Benetton, stando al contenuto dell’intervista riportata dal il Post.
“gestione malavitosi” si proprio così come il sig. Re Luciano Benetton ha dichiarato in un’intervista che a noi ex commercianti ha indignato.
Perché? Semplice…… Dov era lui? E alle persone che hanno condotto questa “gestione malavitosa” chi le ha autorizzate? Perché si scaricano sempre le colpe?
Basterebbe ammettere che il mondo della “moda” stava diventando scomodo con l’entrata di Zara H&M, I cinesi!!!!!
I Benetton avevano ed hanno altre entrate più comode, vedi il pedaggio autostradale, perché combattere con produttori, commercianti (in preda ai fallimenti grazie alle loro scelte) quando la cassa si riempie in altri modi?
Perche questo non se lo chiede un Giudice quando si trova tra le mani una richiesta di fallimento? Perché non indaga e cerca di capire il loro “modus operandi”
Non fa nulla che si chiamano “Benetton”
Chi sbaglia deve pagare e noi ex commercianti siamo la dimostrazione dei loro sbagli che però paghiamo a nostre spese e credetemi…… Sono molto alte!