Avevamo già raccontato la difficile situazione dei negozi Benetton anche a Bari, ma la situazione si arricchisce di nuovi, preoccupanti, elementi. Ancora una volta si torna a parlare di Abuso di Dipendenza Economica, quel brutto vizio che, a quanto pare, continua a causare tante chiusure di negozi, fallimenti e notevolissimi problemi ai commercianti.Â
Per quanto riguarda le chiusure dei negozi Benetton di Bari, in particolar modo di quello sito nel prestigioso Palazzo Mincuzzi, in centro città , la vicenda sarebbe particolarmente intricata (e dolorosa sia per i gestori che per i lavoratori). Secondo la ricostruzione della stampa, leggi Gazzetta del Mezzogiorno, il Gruppo Benetton pretenderebbe dal gestore 7,7 milioni di euro di mancati pagamenti, mentre il gestore, dal canto suo si difende contestando al Gruppo Benetton un presunto inadempimento.Â
Abuso di Dipendenza Economica la causa della chiusura del negozio Benetton?
La vicenda apparentemente ingarbugliata, sembra un film (Horror) già visto: una condotta scorretta da parte del Gruppo che ha già portato alla chiusura numerosi negozi Benetton in tutta Italia. Anche in questo caso, il commerciante Primavera chiede al tribunale di accertare, ancora una volta, il presunto Abuso di Dipendenza Economica, perpetrato dal Gruppo Benetton nei suoi confronti, imponendogli scelte commerciali sbagliate che avrebbero irreversibilmente danneggiato gli affari.Â
Come dicevamo non è certo la prima volta che al Gruppo Benetton viene contestata questa condotta scorretta, già sanzionata anche dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato AGCM, nei confronti dei negozianti della rete del franchising, portandoli alla rovina e obbligandoli a chiudere il proprio negozio.Â
“Benetton imponeva ai licenziatari-agenti quanta e quale merce acquistare, a volte persino i colori dei capi suddivisi per negozio. Considerata la stagionalità del prodotto, la conseguenza è che gran parte della merce resta invenduta. Nel mirino, soprattutto, finisce anche il presunto abuso di dipendenza economica sanzionata dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato: la politica commerciale di Benetton su quantitativi di merce, automatismi nell’assortimento, gestione degli ordini sono tutti atti «complessivamente idonei a compromettere l’autonomia imprenditoriale del franchisee», stabilisce l’Agcm. La conseguenza è che da un lato i ricavi di Benetton coincidono in realtà nei crediti vantati nei confronti dei propri affiliati. Dall’altro i ricavi degli stessi affiliati soffrono maledettamente. La situazione si aggrava quando Benetton blocca, secondo Primavera unilateralmente, tutte le forniture. Lavorare in queste condizioni diventa impossibile.â€
Fonte la Gazzetta del Mezzogiorno
Come andrà a finire la storia dei negozi Benetton di Bari costretti a chiudere?
Male in ogni caso, purtroppo. Chi legge il nostro blog conosce queste storie, raccontate già più volte dagli stessi commercianti bistrattati che le hanno vissute. Le cause nei tribunali, comunque si concludano, non possono risarcire interamente anni di dedizione, sacrifici e risorse economiche investite. Quasi sempre le chiusure dei negozi, segnano la vita dei negozianti oltre che dei lavoratori, che vivranno, sicuramente, momenti di grande incertezza.
Alcuni commercianti bistrattati sono morti prima di veder riconosciuti i propri diritti, mentre altri hanno dovuto fare i conti con la depressione. Eppure, fino a non molti anni fa, la storia del Gruppo Benetton assomigliava ad una favola.Â
Addirittura, nel caso del negozio Benetton di Bari del Palazzo Mincuzzi, soltanto un anno fa, nel giugno 2023, , un manager di altissimo profilo del Gruppo Benetton si congratulava con i gestori del negozio (licenziatari in Puglia, da Foggia a Bari; da Lecce a Taranto) per i successi raggiunti:Â
“Complimenti a tutti. Con questa qualità di lavoro e di negozi niente ci può far paura guardando al futuro”
Le ultime parole famose….Cosa può essere cambiato in così poco tempo?