LA SEZIONE STORY DEL BLOG RACCONTA LE VICENDE DOLOROSE DI QUEI COMMERCIANTI CHE HANNO DOVUTO CHIUDERE IL PROPRI NEGOZIO BENETTON
Rinnovando l’invito a raccontare le proprie esperienze, rivolto a quei commercianti che hanno dovuto chiudere il proprio negozio di abbigliamento del marchio Benetton, ci chiediamo cosa abbiamo capito leggendo le vicende dolorose di chi ci è già passato.
Come ci si sente quando si è costretti ad abbassare quella saracinesca
Perchè si chiude? Abbiamo già scritto diversi post su questo argomento e abbiamo stabilito che le difficoltà maggiori risiedono proprio nei rapporti tra chi vende il prodotto su territorio e i manager del Gruppo.
In questo post, invece, cercheremo di spiegare cosa si prova quando si è costretti a chiudere per sempre il proprio negozio e cosa si prova dopo aver abbassato la saracinesca per sempre.
Attraverso le storie di chi ci è passato, si possono capire tante cose a cui non tutti pensano quando leggono la notizia di un negozio che chiude. Vicende a cui ormai sembriamo assuefatti, ma che viste da vicino, ci fanno riflettere.
La testimonianza dell’imprenditore Stefano Guarelli, ad esempio, rivela che, anche a distanza di anni, l’amaro in bocca non va via. La delusione è grande proprio perchè c’era autentico l’attaccamento a quel marchio a cui si è dedicata una vita lavorativa.
“Avevamo il sangue verde […] perché: eravamo così legati affezionati innamorati votati a questo marchio che ci avessero chiesto di scavare sotto terra aprire un negozio ,il giorno dopo avevamo già escavatore pronto. Eravamo drogati del color verde e quindi nelle vene scorreva sangue verde. Un’ azienda che sulle spalle di noi affiliati si è arricchita si sviluppata in tanti settori è diventata ricca a noi invece sono rimasti solo debiti che hanno prodotto separazioni familiari depressioni malattie suicidi e in tanti anche povertà “
Le conseguenze personali e familiari causate dalla chiusura della propria attivitÃ
Non è mai facile cessare la proria attività , cercare un nuovo lavoro quando si amava il precedente. Per molti è stato un colpo duro che ha avuto ripercussioni sulla salute e sull’intero nucleo familiare.
Alcuni imprenditori hanno raccontato, nelle storie pubblicate in precedenza, di aver dovuto assumere dei farmaci. Altri hanno confessato di aver avuto pesanti ripercussioni anche all’interno delle proprie famiglie.
Chiudere il proprio negozio Benetton per alcuni commercianti è stato un dramma
Drammatica la testimonianza di chi come il commerciante Massimo Barjuani, dopo anni di attività , si dichiara “scottato” dai rapporti con il Gruppo, ripensa con dolore, a quei colleghi che non hanno retto all’umiliazione, alla tensione, di aver dovuto chiudere i propri negozi e si sono tolti la vita:
“Ultimo pensiero va ai colleghi che si sono tolti la vita, sperando che la giustizia faccia luce sul modus operandi dell’azienda trevigiana e che possiamo noi tutti vittime dello pseudo franchising, ritrovare un po’ di serenità dopo anni di sofferenze e grandi delusioni.”
Rileggendo con attenzione le vicende contenute nella sezione stories si ha l’impressione che questi negozianti, non siano mai stati completamente liberi di scegliere la propria strada. Questo aspetto, che è stato anche messo in luce dall’inchiesta del Garante della Concorrenza e del Mercato, probabilmente aumenta la frustrazione di quei commercianti che hanno dovuto abbassare per sempre quella saracinesca.
Fonte: Sezione Story del Blog dell’Unione dei Commercianti Bistrattati U.cC.B. Family
Cosa si prova dopo aver chiuso un negozio “Benetton”
A distanza di molti anni 2012 Sisley e 2014 Benetton,ancora porto avanti gli strascichi di ciò che e successo .
Ancora vado in tribunale per difendermi di “bancarotta fraudolenta”per rimanenza di magazzino quando quel magazzino che in fattura aveva un costo ,una volta arrivato nel negozio , venduto nella stagione ,arrivato ai saldi e poi inscatolato e chiuso in uno scatolone aveva un valore pari a zero
Proprio oggi una mia cara amica nonché ex benettoniana mi ha mandato la foto di un mercato che aveva sul banco dei pezzi Sisley a 2 euro pezzi che il commerciante (mine stato riportato così )ha regalato al mercante pur di non averli in magazzino ma che quando li ha pagati avevano un costo sensibilmente più alto.
Cosa si prova quando si chiude un negozio ?
Arrivi che sei consumato ,che non hai più soldi sei ‘vecchio’ perché hai dedicato una vita a loro .
Non mi dimenticherò mai la frase che mi sentivo dire quando andavo a chiedere lavoro come commessa e lasciavo il mio curriculum ovviamente da “titolare ”
” E ma con questo curriculum……quanto ti dovrei dare al mese ”
Mi sarebbe bastato uno stipendio ,per campare ,per fare mangiare i miei figli pagare le bollette e gli avvocati .
Cosa si prova quando si chiude un negozio
Umiliazione
Disperazione
Irritazione e rabbia.
Quella che mi ha spinto a portare avanti una battaglia,a costituire un comitato ,a cercare di fare valere i nostri diritti con denunce e azioni legali .
Non mollo non ho più nulla da perdere e come me molti dei miei ex colleghi alcuni sei quali ,oggi non ci sono più perché lo stess lo ha consumati !