Non sono previste feste e sfilate celebrative per il 60 esimo anniversario di United Colors of Benetton, non si respira la stessa aria di 20 anni fa. Il momento è delicato per il Gruppo che cerca di dimezzare le perdite affidandosi alle solite strategie: chiudere negozi e ridimensionare i lavoratori. Sarà un compleanno senza regali per il marchio Benetton?
Già chiusi 100 Negozi Benetton in tutta Italia
Il marchio Benetton sta affrontando un momento nero della sua storia, in occasione del suo 60esimo anniversario. Come tutti sanno, in Italia, l’azienda ha già chiuso 100 negozi nell’ambito di una ristrutturazione globale mirata a ridurre i costi e adeguarsi alla nuova realtà del marchio ormai piuttosto ridimensionato. Questa decisione è stata presa per far fronte al calo delle vendite nei punti fisici, legato, alla crescente diffusione dello shopping online, alla competitività sempre più serrata del settore moda e agli irrisolti problemi con molti negozi della galassia retail.
In più di un’occasione, su questo blog, abbiamo criticato fortemente questa scelta, considerandola una strategia miope. “La chiusura di così tanti punti vendita penalizza non solo i commercianti che hanno investito tempo, denaro e passione in questo marchio, ma mette a rischio anche la reputazione del brand stesso. Benetton è sempre stato sinonimo di prossimità, presenza capillare e vicinanza al cliente. Ridurre drasticamente la rete fisica significa abbandonare una parte fondamentale della sua identità storica, costruita in decenni di successi.”
Previste chiusure di altri 400 negozi Benetton in Italia e all’estero
La situazione non promette nulla di buono per molti commercianti: sono in programma, infatti, ulteriori chiusure che coinvolgeranno altri 400 punti vendita Benetton, sia in Italia che all’estero. Questo piano di ristrutturazione mira a potenziare la presenza online. a concentrare le risorse in negozio ritenuti strategici in mercati chiave.
Anche su questo punto, l’Unione dei Commercianti Bistrattati ha espresso le sue preoccupazioni. “La digitalizzazione è fondamentale, ma non può sostituire completamente il valore di una presenza territoriale. Ridimensionare così radicalmente la presenza fisica è un errore strategico. Un marchio come Benetton ha prosperato grazie alla sua capacità di essere ovunque, offrendo ai clienti un’esperienza diretta e tangibile. Rinunciare a questa rete significa lasciare spazio alla concorrenza e perdere il contatto con quei consumatori che preferiscono ancora un rapporto umano e immediato con il brand.”
Raggiunto l’accordo per l’orario di lavoro nei reparti e-commerce e imballo
Tuttavia anche il settore e-commerce non sembra godere di ottima salute. Parallelamente al ridimensionamento dei negozi, l’azienda ha raggiunto anche un accordo con i sindacati per regolare l’orario di lavoro nei reparti e-commerce e di imballaggio, settori strategici su cui Benetton sta puntando per il futuro. L’intesa prevede una maggiore flessibilità organizzativa, permettendo di gestire meglio la crescente domanda legata alle vendite online.
Questa riorganizzazione dimostra l’intento dell’azienda di adattarsi ai tempi, ma secondo l’Unione dei Commercianti Bistrattati, non può essere vista come una soluzione che giustifica la chiusura massiva dei negozi fisici. “Puntare sull’e-commerce è inevitabile, ma dovrebbe andare di pari passo con una rete fisica solida e ben distribuita. I due canali non si escludono a vicenda, ma si rafforzano reciprocamente.”
Prorogati fino al 31 Dicembre 2025 gli incentivi all’esodo
Per agevolare il processo di ristrutturazione e offrire un supporto ai dipendenti coinvolti, Benetton ha prorogato fino alla fine del 2025 gli incentivi all’esodo per chi decide di lasciare volontariamente l’azienda. Questa misura, sebbene utile per ridurre l’impatto sociale delle chiusure, evidenzia ulteriormente la portata della crisi che sta attraversando.
Un compleanno senza regali per il marchio Benetton
Il 60esimo anniversario di Benetton non sarà una festa Da un lato, il piano di ristrutturazione punta a modernizzare il brand e a renderlo più competitivo nel mercato digitale. Dall’altro, la chiusura di centinaia di negozi solleva dubbi sull’efficacia di una strategia che rischia di alienare una parte significativa della clientela storica e di danneggiare chi ha costruito il successo del marchio, come i commercianti e i piccoli imprenditori affiliati.
Come abbiamo più volte sottolineato, la presenza territoriale capillare non è solo una questione economica, ma rappresenta l’essenza stessa di Benetton. La sfida, quindi, non è solo adattarsi ai tempi, ma farlo senza perdere ciò che ha reso il marchio riconoscibile e amato in tutto il mondo.
Riuscirà il marchio Benetton a trovare un equilibrio tra innovazione digitale e tradizione fisica? Solo il tempo potrà dirlo, ma per ora, la strada appare in salita.