Benetton rivede i contratti con i dipendenti

SIGLATO L’ACCORDO SINDACALE TRA UNITED COLORS OF BENETTON ED I DIPENDENTI, IL NUOVO CONTRATTO DI LAVORO PREVEDE SMART WORKING, PIU’ PART TIME E VENERDI’ BREVE.

Il cosiddetto “new normal” pensato dai vertici di United Colors of Benetton, ovvero la nuova normalità lavorativa nel periodo post pandemico, è iniziata con l’accordo sindacale sui nuovi contratti di lavoro con i dipendenti. Come sempre i manager del colosso della moda tessile di Ponzano Veneto hanno fatto largo uso di fantasia e di termini inglesi per indorare il più possibile la pillola destinata ai lavoratori e farli apparire agli occhi dell’opinione pubblica sempre in linea con i principi etici e morali che il  Gruppo Benetton afferma di perseguire (e a cui non tutti credono).

Leggiamo di “New Normal” “Work Life Balance” “Welfare” “Baby Boomer” e “Z Generation” ma in sostanza abbiamo capito (o meglio crediamo di aver capito) che nel mondo di United Colors of Benetton è in atto una rivoluzione del modo di intendere il contratto di lavoro. Chi si aspettava  un ritorno al lavoro “come prima” potrebbe restare deluso, infatti secondo quanto si apprende dalle fonti di stampa, i nuovi contratti non prevedrebbero più la settimana di cinque giorni lavorativi in presenza.

Il “new normal” sarebbe la nuova normalità lavorativa in un mondo teoricamente cambiato dopo la pandemia di Covid 19 e le conseguenti regole del distanziamento sociale, quindi è sicuro che lo “Smart Working” , con tutti i pro e i contro per i dipendenti, resterà una delle modalità preferite dall’ azienda, che in cambio assicurerà ai lavoratori alcuni benefit come ad esempio, ” la possibilità di svolgere colloqui da remoto con gli insegnanti anche durante l’orario di lavoro” o il “Baby Gift e il “welcome back mom ” e ” la banca ora etica per donare tempo ai colleghi”.

Altro aspetto che salta all’occhio leggendo le prime indiscrezioni della stampa sui nuovi contratti tra United Colors of Benetton ed i propri dipendenti è l’imminente ricambio generazionale in seno all’azienda dove la cosiddetta generazione dei “Baby Boomer” cioè dei nati negli anni sessanta presto lascerà il posto ai” Z Generation” ossia i giovani sui venticinque anni. Un passaggio di consegne che dovrebbe iniziare da subito dopo un breve periodo di affiancamento.

La stipula dei nuovi contratti di lavoro tra United Colors of Benetton e i propri dipendenti, a quanto pare, soddisfa sia l’Amministratore delegato del Gruppo di Ponzano Veneto Massimo Renon che i sindacalisti Massimo Messina (Filctem Cgil), Gianni Boato, (Femca Cisl), Rosario Martines (Uiltec Uil) che hanno partecipato alla trattativa.

“il risultato è stato possibile grazie alla disponibilità, maturità e professionalità di tutti gli esponenti delle sigle sindacali che, con passione e tenacia, hanno condiviso questo cammino avendo il nostro medesimo obiettivo: il futuro e il benessere delle persone che lavorano per Benetton Group, la nostra risorsa più importante. Oltre un anno fa, nel momento più difficile per l’economia globale abbiamo intrapreso la sfida di rilanciare l’azienda con il chiaro intento di azzerare qualsiasi visione miope legata al ridimensionamento degli organici e alle conseguenti ricadute occupazionali sul territorio. Ci siamo concentrati invece su obiettivi di sviluppo futuro, innovazione e crescita sostenibile, condividendo la traiettoria con le organizzazioni sindacali e mettendo al centro del nostro progetto la volontà, le competenze e le preziose capacità del nostro capitale umano” – Massimo Renon

un accordo storico e di traino a livello nazionale di diritti e formazione continua per tutti i dipendenti, che trasporta l’azienda in un percorso innovativo su smart working, part time e, in generale sul tema della conciliazione lavoro-famiglia. Benetton è la prima azienda del territorio che regolamenta lo smart working, ponendo il diritto alla disconnessione al centro dell’accordo. Con questo integrativo, per la prima volta gli operai avranno l’indennità della malattia pagata al 100%, anche per i primi giorni di assenza. Infine, l’accento sulla formazione, con il premio annuo di welfare determinato dall’incremento delle ore complessive dedicate dai lavoratori alla propria formazione: una rivoluzione che pone al centro non i risultati finanziari, ma l’accrescimento del bagaglio culturale dei dipendenti” – I Sindacati.

 

Proponiamo ai lettori del Blog dell’Unione dei Commercianti Bistratati U.C.B. Family che volessero approfondire la questione dei nuovi contratti di lavoro tra Benetton e i propri dipendenti, un interessante articolo del Sole del 24 ore consultabile attraverso il link FONTE al termine di questo post.

FONTE 

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