Benetton e le sue scelte sbagliate: a pagare sono solo i negozianti

La marcia delle United Victims of Benetton servirà a qualcosa?

Le vittime del caso Benetton sono solo le povere persone che avevano deciso di investire tutto nel brand di abbigliamento veneta che vanta una rete di negozi in franchising nel mondo.

Che è successo?

Stando a quanto comunicato dall’azienda tessile, Benetton ha dovuto chiudere negli ultimi anni alcuni negozi appartenenti al brand, sparsi nel mondo, limitandosi però allo stretto necessario: da 5700 a 4750. 

A denunciare notevoli tagli negli investimenti ci hanno pensato i tantissimi lavoratori ed ex lavoratori italiani che si son visti portar via non solo il loro lavoro ma anche un loro sogno. I 3000 negozi aperti nel 2010 sono diventati i 1000 attuali.

Benetton – Il caso italiano

La storia che si sussegue è sempre la stessa: la merce si accumula, le vendite subiscono un notevole calo, i debiti sono sempre troppi. I negozianti rimproverano a Benetton la scelta del luogo in cui aprire il negozio, la sua grandezza, la merce da acquistare e addirittura anche gli sconti da applicare. 

Pretese che hanno il sapore di un franchising che però non adempiva i suoi doveri, come quello di preoccuparsi di non far aprire altri punti vendita vicini per fare in modo che non ci fosse concorrenza o di avvisare il negoziante quando decideva la chiusura del suo locale.

Benetton – come risponde alle accuse?

L’azienda tessile respinge tutte le accuse, negando il fatto che era lei a decidere il quantitativo di merce da ordinare e i diversi investimenti da effettuare.

È nata l’associazione “United victims of Benetton”, per raccogliere gli abusi da parte dei commercianti che risiedono nelle varie città d’Italia e denunciarli pubblicamente.

United victims of Benetton contro Benetton – Treviso 

A ottobre scorso United Victims of Benetton aveva scelto Treviso come cento delle proteste.

Gli ex negozianti Benetton erano scesi in strada per gridare a gran voce il loro fallimento, nato dalle scelte sbagliate della famiglia della famosa azienda tessile. Infatti il luogo scelto era proprio Ponzano, sede del brand.

Tantissimi gli imprenditori che si uniscono alla class action contro il marchio tessile per dar voce al loro dolore e fallimento. Tra questi anche Annalisa Luigetti, imprenditrice grossetana finita anche in tv per raccontare la sua storia e quella del suo punto vendita Benetton chiuso come tanti altri in ogni parte d’Italia.

Come nella maggior parte delle storie finite male, sono sempre i deboli a dover pagare le conseguenze.

FONTE :

Link 1)  https://it.geosnews.com/ 

Link 2) https://www.ilparagone.it/

Lascia un commento