La storia incredibile del negozio Benetton di Terni chiuso con una telefonata

E’ POSSIBILE CHIUDERE UN NEGOZIO IN DUE ORE CON UNA TELEFONATA? E’ SUCCESSO A TERNI, DELLA NOTIZIA SE N’E’ OCCUPATA LA STAMPA LOCALE. SECONDO NOI LA VICENDA MERITA UN APPROFONDIMENTO.

E’ del mese scorso, precisamente del giorno 2 marzo 2023, la notizia quasi incredibile, ma purtroppo vera, del  negozio Benetton di Via Tacito nel centro storico di Terni che avrebbe chiuso i battenti, in fretta e furia, dopo una telefonata dell’imprenditore che annunciava ai propri dipendenti la cessazione dell’attività.

Come sempre abbiamo riportato la notizia qui sul Blog dell’Unione dei Commercianti Bistrattati U.C.B. Family [leggi Chiuso il negozio Benetton di Corso Tacito a Terni] ma leggendo l’articolo pubblicato dal magazine Umbriaon .it (che citiamo come Fonte al termine di questo Post) Terni: Benetton chiuso in due ore con una telefonata. E il mondo del commercio riflette abbiamo decisodi tornare sull’argomento.

Non conosciamo le motivazioni che hanno portato alla decisione di chiudere in negozio Benetton di via Tacito a Terni, per questo ci limitiamo a riportatare nella sezione Storie le testimonianze dei commercianti dei negozi limitrofi (pubblicate da Umbriaon ) letteralmente scioccati per una chiusura talmente improvvisa di un negozio di un brand tanto importante come United Colors of Benetton.

«Chiuso da un’ora all’altra. Impressionante»

Un negozio grande, un marchio importante che chiude così, non tanto da un giorno all’altro, ma da un’ora all’altra, fa veramente paura», esclama la responsabile del punto vendita di Salmoiraghi e Viganò. «Da quello che ho sentito sembra che i dipendenti non ne sapessero nulla. Mercoledì mattina hanno aperto e hanno venduto normalmente fino alle 10 quando hanno ricevuto una telefonata dai vertici con l’ordine di chiudere tutte le porte e impacchettare tutta la merce. Dopo circa 20 minuti sono arrivati i camion e hanno portato via tutto. Quando sono tornata ad aprire il negozio alle 15.30, dopo la pausa pranzo, non c’era più niente. Una cosa sconcertante.”

“È tanto triste lavorare per sopravvivere”

“È stato un fulmine a ciel sereno per noi, ma soprattutto immaginiamo per chi in quel negozio ci lavorava», raccontano Raffaella e Fabrizio, titolari di Mode Manni. “Quando mercoledì abbiamo visto tutto quel trambusto di merce che usciva dal negozio abbiamo pensato ad un cambio di stagione, ad un rinnovo. Tutto immaginavamo tranne che a una chiusura, anche perché hanno ristrutturato i locali da poco e avevano un cartello sulla porta su cui c’era scritto ‘cercasi commessa’. Un’altra luce che si spegne lungo il corso è un brutto segno e se è quella di un negozio che fa parte di una grande catena, fa ancora più paura a noi che siamo piccoli imprenditori. Purtroppo il boom dello shopping online sta facendo grossi danni, la gente ordina ciò che più gli piace comodamente dal divano di casa, si impigrisce e non gira più in città ad osservare le vetrine e magari decidere di entrare per vedere o provare un capo. Ma il nostro lavoro, quello dell’accoglienza del cliente, l’ascolto, la cura, il consiglio, dove andranno a finire? Continuando di questo passo si rischia la desertificazione in una delle vie principali della città, Terni sta morendo e tutto questo poi sulla ‘pelle’ delle persone, perché la chiusura delle attività comporta, in alcuni casi, la perdita di lavoro per i dipendenti. È triste, è tanto triste lavorare solo per provare a sopravvivere”

 

FONTE: UmbriaON “Terni: Benetton chiuso in due ore con una telefonata. E il mondo del commercio riflette.”

 

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