Benetton presenta AUTOSTORE che non è una buona notizia per lavoratori e negozianti

L’IDEA DI FUTURO DEI BENETTON  CI FA PAURA: ROBOT AL POSTO DEI DIPENDENTI ED E-COMMERCE CHE FANNO CONCORRENZA AI NEGOZIANTI?

La notizia che ci giunge da Castrette Villorba (Treviso) pubblicata dal magazine on line Il Gazzettino, purtroppo alimenta le nostre paure: il patron Luciano Benetton e l’ A.D. Massimo Renon hanno inaugurato alla presenza del Presidente delle Regione Veneto Luca Zaia ,la nuova creatura: Autostore il mega centro di coordinamento logistico automatizzato nel quale lavorano ben 53 robot capaci di  far giungere gli articoli a 12 operatori addetti al confezionamento dei colli ed alla loro spedizione eliminando la necessità di percorrere le distanze prima necessariamente da coprire fisicamente all’interno del magazzino.

Cinquantatre robot contro dodici lavoratori umani? Potrebbe essere la trama di un film di fantascienza in cui le intelligenze artificiali combattono il genere umano, ma in realtà si tratta soltanto di un’idea di futuro che secondo noi non potrà mai funzionare. In ogni caso il problema delle macchine che minacciano il posto di lavoro degli esseri umani esiste. Nessuno intende fare un processo alle intenzioni del Gruppo Benetton, ma sostanzialmente nell’articolo citato come fonte di questo post, si parla di imprenditori che invece di dar lavoro alle persone ritengono più conveniente acquistare dei robot.

Al momento, unitamente alla messa in servizio dei 53 robot, la stessa Benetton ha proclamato lo smart working volontario per ben 1000 dipendenti. Motivo, risparmiare energia. La cosa però disorienta non poco, i dipendenti a casa per risparmiare energia  mentre i 53 robot al lavoro (si suppone alimentati a corrente).  E poi, cosa ne sarà dei mille dipendenti in parziale smart working? Saranno destinati a rientrare con la stagione primaverile o saranno destinati ad aumentare il loro smart working? Saranno ancora utili all’azienda che ha programmi di automazione? .

“Il gruppo dell’abbigliamento, che recentemente ha siglato un’intesa risparmia-energia per ampliare su base volontaria lo smart working per un migliaio di addetti nel Trevigiano (esclusi i lavoratori della logistica, dell’imballaggio e di altre funzioni), quest’anno dovrebbe vedere un netto aumento dei ricavi.”

Non vorremmo che il passo successivo siano le procedure di riduzione dell’organico.

Si punta tanto sulle vendite  online su internet e niente nella rete commerciale reale? A quanto pare, da ciò che riporta l’articolo del Gazzettino “Benetton punta sull’e-commerce: nuovo magazzino automatizzato gestito da 53 robot” (consultabile nella versione originale tramite il link FONTE al termine di questo post) il sistema Autostore (più di 60.000 box su una superficie di seimila metri quadrati) realizzato in un solo anno di lavoro è costato un investimento di sei milioni di euro che, secondo le previsioni del Gruppo dovrebbe incrementare ancora le vendite online che già oggi rappresentano il 13% del fatturato complessivo. Mentre i negozi fisici arrancano sempre di più.

I Commercianti Bistrattati avevano capito già da molto tempo le intenzioni di Luciano Benetton e la sua errata (secondo noi) idea di futuro. Già da tempo era chiara la tendenza del Gruppo Benetton di mettere in secondo piano la vendita di abbigliamento nei negozi fisici puntando tutto sull’ e-commerce, la vendita online. Cattivi propositi testimoniati dalle chiusure di alcuni dei più importanti negozi bandiera United Colors of Benetton a Milano, a Napoli e in molte altre grandi città del mondo ed il contemporaneo potenziamento delle vendite online che, specialmente nel periodo pandemico, hanno avuto grande impulso. Si potrà invertire questa tendenza? Assisteremo anche a proclami aziendali di nuovi modelli di business, più flessibile per agevolare l’imprenditoria locale?  Difficile dirlo, quello che è sicuro è che ai Commercianti Bistrattati non piace questa idea di futuro, convinti che la promozione del marchio va fatta anche sul territorio e non soltanto su internet. Quando tutte le vetrine saranno abbassate, quando tutte le iconiche insegne verdi Benetton saranno spente il marchio United Colors of Benetton riuscirà a conservare la propria immagine (seppur sbiadita) di prodotto italiano inclusivo e accessibile a tutti che tanto successo ha avuto nel mondo? Ai posteri l’ardua sentenza.

FONTE: Benetton, nuovo magazzino e 53 robot per l’e-commerce – Il Gazzettino

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