Treviso. Fridays For Future, studenti in piazza contro Benetton e Banca Intesa

TREVISO. DI NUOVO UNO SCIOPERO GLOBALE CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO ORGANIZZATO DA FRIDAYS FOR FUTURE, MA QUESTA VOLTA GLI STUDENTI SE LA PRENDONO CON BANCA INTESA E CON IL NEGOZIO UNITED COLORS OF BENETTON ACCUSATI DI SFRUTTAMENTO NON SOSTENIBILE.

Oggi proponiamo ai lettori del Blog dell’ Unione dei Commercianti Bistrattati un articolo pubblicato dal Magazine On Line Treviso Today ( come sempre potete leggere l’articolo completo cliccando dul link “fonte” a piè pagina) sullo sciopero organizzato da Fridays for Future e dal Coordinamento studenti medi di Treviso che ha avuto luogo nel centro lo scorso venerdì 9 ottobre nelle piazze centrali del capoluogo di provincia veneto. Si trattava del sesto sciopero globale contro il fenomeno del riscaldamento globale che negli ultimi anni sta pericolosamente minacciando l’ecosistema del pianeta terra.

Fumogeni e Petardi contro Banca Intesa e United Colors Of Benetton.

Inizialmente il corteo si è radunato nella centrale Piazza Della Borsa, per poi spostarsi lungo le strade del centro di Treviso teatro dello sciopero. I giovani manifestanti, quasi tutti studenti, hanno poi raggiunto la sede della filiale della banca Intesa San Paolo della Loggia dei Cavalieri per inscenare una simbolica protesta indirizzata proprio contro la banca ritenuta responsabile  finanziare le più grandi multinazionali del mondo che provocano l’inquinamento atmosferico. “Abbiamo acceso dei fumogeni che simboleggiano l’aria rarefatta che respiriamo ogni giorno per colpa di questi mostri che devastano la nostra terra. Lo stesso Coronavirus è causa di questo sistema che pone il profitto sopra ogni cosa, anche alla salute e alla vita delle persone” Fanno sapere dalla testa del corteo, gli organizzatori di Fridays For Future.

La marcia dei manifestanti ha successivamente raggiunto le vetrine del negozio United Colors Of Benetton del centro storico di Treviso dove è stata inscenata una nuova contestazione: i manifestanti si sono sporcati di vernice rossa, simulando il sangue, per esprimere solidarietà al popolo inca Mapuche da anni in lotta proprio contro i Benetton che li hanno privati di gran parte delle terre su cui vivevano nell’immensa Patagonia argentina. ( Ne abbiamo scritto in diversi articoli consultabili nel nostro Blog)

“Ci sono migliaia di persone  morte per colpa del cambiamento climatico, che continua ad inquinare ponendo il profitto sopra la vita e i corpi di tutt*. Per questo abbiamo voluto denunciare la sua brutalità sporcandoci di sangue. Basta devastazioni, basta terricidi. Solidarietà alle donne Mapuche“

Gli organizzatori della protesta, i Fridays For Future, i seguaci della famosa Greta Thunberg per intenderci, ed il Coordinamento degli Studenti Medi di Treviso guidato dal giovane Carlo Garzara, tramite l’intervista rilasciata al magazine Treviso Today, invitano a riflettere su questa crisi sanitaria di portata globale che ha evidenziato le falle del nostro sistema e messo in evidenza problemi  nuovi, apparentemente secondari rispetto alla crisi sanitaria, ma che in realtà condizionano più di tutto la vita di chi ne subisce le conseguenze ” Mi sto riferendo nel nostro piccolo alla tematica dei trasporti, per esempio, di principale rilievo nella provincia di Treviso, di edilizia, alla riqualificazione e sfruttamento degli spazi. E proprio oggi portare in piazza la voce degli studenti e delle studentesse, parlare dei disagi e del peso delle incertezze che riguardano il nostro futuro, è fondamentale. É arrivata l’ora zero, questo è il momento per ripensare da capo i modelli socio-economici e l’istruzione per imporre nuove politiche sostenibili in materia ambientale“

Fonte: Trevisotoday.it (clicca per leggere l’articolo originale)

 

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