E’ di oggi un articolo del Sole 24 Ore dal titolo “Ecco come Benetton punta a dimezzare le perdite entro fine anno” in cui, in con molto ottimismo, si annuncia il il breakeven nel 2025. Facendo un po’ di calcoli, secondo il bilancio del 2023 che registrava una perdita netta di 230 milioni a fronte di un fatturato di 1 miliardo di euro e poco più, l’impresa non sembra per nulla semplice.
Come faranno i nostri eroi a risollevare le sorti del Gruppo Benetton?
I lettori del nostro blog dell’Unione dei Commercianti Bistrattati, ne hanno sentite davvero tante negli ultimi anni, ogni nuovo Amministratore Delegato che entrava in campo per sostituire il precedente, regolarmente, ha esordito annunciando di avere la ricetta per risollevare il marchio, ma in fin dei conti nessuno ci è mai riuscito veramente. Adesso è il turno di Claudio Sforza, nuovo salvatore della baracca dopo la disavventura di Massimo Renon, sarà questa la volta buona? Certamente i commercianti che vendono il marchio Benetton sul territorio, come sempre, se lo augurano, anche se la fiducia sembra ai minimi storici.
Il piano del Gruppo in poche parole
Benetton ha deciso di prendere il toro per le corna e ridurre le perdite entro il 2024, con l’ambizioso sogno di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2025. Dopo la tempesta finanziaria che ha fatto uscire di scena Luciano Benetton, adesso tocca a Claudio Sforza salvare il salvabile.
La strategia? Tagli ai costi a destra e a manca, qualche cambio nel management e chiusura dei negozi in perdita, mentre i flagship store, secondo i piani, dovrebbero brillare di nuova luce. Intanto, si potenzia il digitale – ad oggi un timido 12% contro il 30% del mercato – e si cerca di snellire i processi produttivi per non sprecare neanche un euro. Non manca un accordo di solidarietà per 900 dipendenti, che fino a febbraio 2025 potranno condividere la gioia dei tagli collettivi.
Se tutto va bene, le perdite si ridurranno già quest’anno, con un bel risparmio che strizza l’occhio agli azionisti, che sperano che il portafoglio della holding Edizione resti chiuso il più possibile.