Fast Fashion: Benetton trasformerà i negozianti in “personal shopper”?

IN BUONA SOSTANZA I COLOSSI DEL FAST FASHION SONO RIUSCITI A RENDERE LA MODA PIU’ DEMOCRATICA, CIOE’ ACCESSIBILE A TUTTI, SFRUTTANDO LA TENDENZA ALL’ACQUISTO “COMPULSIVO DELLA NUOVA SPECIE DI CONSUMATORI

Chiaramente il successo del Fast fashion è dovuto alla possibilità per i consumatori di indossare capi simili a quelli delle griffes più famose del pianeta, potendoli acquistare a prezzi molto bassi. Quindi, un particolare modello di shorts visto sulle passerelle di un brand che lo venderà a 2.000 euro viene replicato da grandi catene come Benetton a poche decine di euro.

L’articolo che oggi proponiamo ai lettori del blog dell’Unione dei Commercianti Bistrattati U.C.B. Family è una riflessione molto interessante del sito Qui Finanza che analizza il fenomeno della moda cosiddetta fast fashion e delle potenzialità dei grandi marchi come United Colors of Benetton che praticamente lo hanno inventato e che puntano molto su questo particolare segmento del mercato della moda. Ricordiamo che come sempre, cliccando sul link FONTE al termine di questo post, sarà possibile consultare la versione originale dell’articolo “Cos’è il fenomeno del Fast Fashion e su cosa si basa”

United Colors of Benetton è sicuramente uno dei marchi che ha contribuito maggiormente alla produzione e diffusione (vendita) di abiti Fast Fashion sul mercato della moda, e, anche se oggi diversi e agguerritissimi competitors come Zara e H&M hanno sottratto ingenti quote del mercato al brand di Ponzano Veneto, il concetto di “lusso accessibile” è ancora oggi uno dei cavalli di battaglia dei fratelli Benetton.

Fast Fashion non vuol dire “abiti a basso costo”, infatti non è basato soltanto sul basso costo di produzione e sul prezzo di vendita dei capi, ma è la velocità con cui il cliente comprerà dei nuovi vestiti a fare la differenza. L’utente medio della moda Fast oggi come oggi non è interessato esclusivamente al minor costo degli abiti che acquista, ma è molto più attratto dal continuo aggiornamento e ricambio delle collezioni da parte di brand come  United Colors of Benetton, per esempio, che immettono in continuazione nuove idee nel mercato.

Internet è il mercato del futuro per quanto riguarda il Fast Fashion? A giudicare da come si stanno muovendo i grandi marchi potrebbe essere il web il principale mercato del futuro proprio perchè accessibile sin ogni momento ed in ogni luogo ad una platea di potenziali clienti sempre più “compulisivi”. In effetti chi legge questo blog sa che Benetton ha cambiato la sua strategia e ha deciso di chiudere alcuni negozi storici come quello di Milano e di puntare sui nuovi “concept store” a metà tra negozio tradizionale e negozio virtuale.

Abbiamo gia discusso sulle pagine di questo blog dell’intenzione, malcelata dai grandi manager della Benetton, di trasformare i negozianti in figure più simili al personal shopper. Idee nuove partorite da giovani pensatori come il rampante CIO Benetton Marco Moschini, di cui abbiamo trattato in questo post del nostro blog, che dovrebbero rivoluzionare il mondo del retail, ma che a dire il vero non convincono più di tanto gli imprenditori che lavorano sul campo.

FONTE: qui Finanza

 

 

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