TREVISO. SECONDO IL FATTO QUOTIDIANO L’ABBIGLIAMENTO TIRA SEMPRE MENO E LA FAMIGLIA BENETTON SAREBBE IN SOFFERENZA. “POVERINI SI TENGONO SU SOLTANTO CON LE PASTICCHE” SCRIVE DI LORO IL GIORNALISTA MARCO PALOMBI
Treviso. Forse sarebbe stato meglio continuare ad occuparsi di maglioni. Sembrano lontani i tempi d’oro della United Colors of Benetton, quando i Benetton guadagnavano tutti insieme felici e contenti conquistando il mondo con i colori e le stoffe dei capi di abbigliamento; essersi lanciati nell’avventura della gestione delle Autostrade, alla luce degli ultimi avvenimenti non sembra essere stata quella grandiosa idea che ci si aspettava. Certamente i guadagni saranno stati a dir poco imponenti e c’è anche la possibilità che il tragico crollo del Ponte Morandi prima o poi finisca nel dimenticatoio (o che risulti meno economicamente dannoso di quanto si pensi, del resto siamo pur sempre in Italia), ma per quanto riguarda la reputazione, quella si che è bella che rovinata.
E’ notizia degli ultimi giorni, infatti, che dopo la nota e tristissima vicenda delle intercettazioni relative ai mancati controlli sulle autostrade, la potente dinasty di Ponzano Veneto si sia ulteriormente divisa sulla figura del manager Gianni Mion, passato nel giro di due anni dall’essere “l’uomo in più” della holding di famiglia Edizione di cui era Amministratore Delegato, per poi essere cacciato a causa delle intercettazioni telefoniche del caso autostrade” e infine richiamato dai rami “traditori” della famiglia che lo hanno rivoluto in azienda.
“A Treviso raccontano che queste carte sono l’ennesimo colpo alla tenuta psicologica dei figli dei quattro fondatori†(poverini, si tengono su solo con le pasticche). E il capostipite Luciano? “Raccontano sia furente con Mion e che abbia dovuto avallare il suo ritorno in Edizione perché gli altri rami erano favorevoliâ€
Insomma un pasticciaccio che viene raccontato per filo e per segno dal giornalista Marco Palombi in un articolo pubblicato su Fatto Quotidiano dal titolo “Poveri Benetton quanto soffrono” che commentiamo qui sul Blog dell’ Unione dei Commercianti Bistrattati UCB Family e che come sempre potete leggere nella versione originale cliccando sul link a fondo pagina “Fonte”.
In sostanza il Fatto Quotidiano evidenzia le cattive condizioni psicologiche, della famiglia Benetton ormai profondamente lacerata al proprio interno a causa di drammatiche divisioni tra i diversi rami della dinastia. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe proprio la figura di Mion inviso al capostipite Luciano a causa delle dichiarazioni intercettate in cui ammetteva di risparmiare (un po’ troppo) sulle manutenzioni delle Autostrade per far risparmiare la famiglia Benetton, ma allo stesso tempo richiamato dalle fazioni riconducibili alla figlia di Gilberto Benetton, Sabrina, e a Franca Bertagnin Benetton, figlia di Giuliana.
Gli strali lanciati contro i Benetton dalle colonne del Fatto Quotidiano raggiungono direttamente lo stomaco dei lettori in particolar modo quando ricordano l’ordine cronologico di alcuni avvenimenti, senza dubbio di pessimo gusto, come per esempio quando viene ricordato il pranzo con 90 invitati tenuto dai Benetton a Cortina il giorno dopo del tragico crollo del Ponte Morandi, o come la festa festa di compleanno del marito di Sabrina Benetton festeggiato in discoteca lo stesso giorno del fatidico crollo in cui persero la vita 48 persone colpevoli soltanto di aver attraversato il famoso ponte pericolante a causa di una inadeguata (forse inesistente) manutenzione.
Più volte su questo Blog siamo stati costretti, nostro malgrado, a riportare articoli critici sul marchio United Colors of Benetton, ma questa volta, tocca ammetterlo, proviamo del malessere fisico nel ricordare queste vicende, ci sarà giustizia? Speriamo di si anche se non possiamo prevedere il futuro, l’unica cosa certa è ci sarà sempre una parte di stampa pronta a vigilare e a ricordare.
Fonte: Infosannio I Benetton quanto soffrono.