FRANCO SCOPELLI, LA LEGGE DOVREBBE ESSERE UGUALE PER TUTTI, LO VEDREMO….

ANCHE SE NESSUN GIUDICE CI DARA’ RAGIONE, IO COME TANTI AFFILIATI ABBIAMO SUBITO UNA TRUFFA

Memoria di una truffa.
In questo scritto non voglio non voglio parlare solamente di quanto siamo stati importanti noi piccoli commercianti per Benetton, di quanto fatto in questi anni pensando di avere al nostro fianco non una grande azienda ma una FAMIGLIA, di quanta merce in più ci è stata fatturata ogni stagione tramite le loro pressioni.
Di arredi-luci-manichini-pavimenti-shopper ecc.. tutto costosissimo e fuori mercato ma che non potevi acquisire da altri fornitori se non da Benetton. Ne di direttive aziendali sui saldi e sconti vari che non si potevano discutere e che azzeravano il nostro margine.
Ne dei famosi pacchetti obbligatori che ci venivano imposti in fase d’ordine.
Ne di come il business AUTOSTRADE per Benetton abbia segnato la nostra fine di affiliati.
Voglio scrivere di come questa FAMIGLIA tramite la loro REGIA e con i loro vari dipendenti (funzionari,capi area,venditori,agenti,manager) con modi che in base alle loro esigenze cambiavano da amabili e cordiali , durante gli acquisti, e minacciosi quando dovevano riscuotere i nostri assegni in pagamento delle merci ( in certi casi addirittura in bianco) e che dovevi dare sempre con la solita minaccia del blocco della merce.
NO voglio parlare di questa mia esperienza che con questa FAMIGLIA( Benetton) ho lavorato e dato tutto ( salute compresa). E che da essa sono stato truffato.
Perche anche se nessun giudice ci darà ragione tutti noi affiliati che abbiamo investito anni di lavoro e milioni di euro in questa multinazionale siamo stati truffati. Perché di questo si tratta una sorta di “REGIA BENETTON TRUFFA”.
La mia esperienza lavorativa con benetton inizia nel 1989. in pochi anni con tanto lavoro e con investimenti milionari la ditta in cui lavoro e dove sono socio apre molti punti vendita a marchio “SISLEY-BENETTON-012-PLAYLIFE”, Tutti aperti con cospique buon uscite e arredi costosissimi.
Arriva pero la prima crisi finanziaria (2008). La ditta comincia ad avere problemi con i pagamenti verso Benetton e da li a poco nel 2010 Benetton a fronte del credito chiede a noi di creare un nuova società, e tramite la loro REGIA io presonalmente costituisco una nuova società e rilevo 4 punti vendita Sisley e consegno nelle mani di un funzionario Benetton due assegni circolari per un totale €600000, nel marzo 2011 la mia nuova società inizia il suo percorso lavorativo, e con 14 dipendenti felici per aver potuto mantenere il posto di lavoro.
Il primo anno il lavoro funziona discretamente ma a maggio 2012 Benetton mi chiede di subentrare in un loro fitto d’azienda, rimasto chiuso da poco all’interno di un Centro Commerciale. Mi vengono assicurati grandi incassi ma di grande c’era solo l’ordine già stabilito e che dovevo acquisire in blocco, il costo annuo del fitto con spese condominiali di €80000 piu i 5 nuovi dipendenti da pagare . Il costo della merce troppo alto in proporzione al fatturato e i costi generici altissimi sono l’inizio di una nuova situazione di difficoltà per me. Gli assegni dati a Benetton sono sempre più alti e così la ditta inizia a vacillare, l’IVA rimane da pagare e spesso subisco minacce sotto forma di consigli dal capo area ( blocchi della consegna della merce tralasciando l’IVA indietro).
Con questo trend negativo la ditta rimane in piedi grazie alla vendita di un negozio per €180000 utilizzati poi nel pagamento della loro merce.
Nel dicembre 2014 il loro capo area che si occupa principalmente di ritiro assegni e nuove aperture mi contatta per informarmi che un negozio Sisley a noi vicino all’interno di un altro Centro Commerciale verrà chiuso, sostiene che il problema non è il punto vendita ma il proprietario che non è all’altezza. Mi chiede quindi di mantenere il negozio aperto facendo un fitto aziendale con il vecchio gestore e proprietario dei muri, assicurandomi di nuovo che la ditta Benetton terrà conto di questo aiuto nei pagamenti in corso.

Ma il punto vendita non conferma il fatturato che il capo area aveva garantito e tale operazione tra costi fissi e altri costi generici peggiora solo la situazione già esistente.
I due anni successivi sono veramente difficili tra continue minacce di bloccare le consegne delle merci da parte di Benetton e gli stipendi dei dipendenti da pagare ( tralasciando ovviamente il mio che non ricevevo già da molto tempo), lo stress derivato da tutto questo era sempre più intenso.
A gennaio 2017 Benetton blocca la merce p/estate (sottolinea che il loro capo area continuava nel frattempo ad assicurarmi l’arrivo della stessa) intanto i miei assegni vengono incassati da Benetton ( mai interrotto i pagamenti,e i negozi rimangono vuoti). Il mese successivo ,i viene imposto di interrompere il fitto aziendale che avevo con loro subentrando loro al posto della mia gestione( lo chiuderanno poi dopo appena 18 mesi) con il mio fatturato dimezzato.
A questo punto il destino della mia ditta è segnato, il fallimento è alle porte ma la parte più assurda e dolorosa per me e la mia FAMIGLIA deve ancora arrivare.
Ora chiudo la storia con la propria vera TRUFFA che io e la mia FAMIGLIA abbiamo subito da parte dell’azienda Benetton tramite la REGIA del loro capo area.
A dicembre 2016 la mia situazione aziendale è compromessa con assegni post datati in mano a Benetton (tra cui uno in bianco) che mi era stato estorto grazie alla solita minaccia ,blocco merce. In una situazione del genere dove sono debitore nei loro confronti per centinaia di migliaia di euro, con negozi vuoti e una causa che partirà a breve, il loro capo area con ovviamente la REGIA di Benetton mi contatta chiedendomi di dare per l’ennesima volta una mano nell’aprire un loro punto vendita Sisley chiuso da circa 1 anno e dove loro avevano sostenuto ingenti spese anni prima non ancora ammortizzate e dove stavano tutt’ora pagando €35000 mensili di affitto per questo negozio vuoto. Mi assicura che con questa operazione riuscirà a sbloccare la merce per la mia ditta e che Benetton terrà conto di nuovo dell’aiuto dato , così facendo praticamente riuscirò a mantenere la mia azienda in vita con tutti i dipendenti.
E questa è la parte che considero sicuramente più assurda e che riassume in pieno i tre aggettivi: REGIA BENETTON TRUFFA.
Il loro capo area consiglia di creare una nuova società dove però io non devo apparire e così il regista decise che la nuova società (SRL) sarà intestata a mia moglie.
Andiamo quindi a Treviso dal loro notaio per firmare un contratto di fitto aziendale tra Benetton e la nuova ditta alla quale viene chiesta una fideiussione bancaria a garanzia del primo ordine di merce pari a €31000.
prima mi viene chiesto di non comparire, ma sono io che mi reco a Treviso per gli acquisti della nuova ditta dove tutti mi conoscono e conoscono benissimo la situazione compromessa dell’altra ditta, nel frattempo il capo area mi manda tutte le e-mail relative alla riapertura del nuovo negozio sulla mail della vecchia ditta. Il 24 dicembre 20116 la nuova ditta (di mia moglie) apre in negozio Sisley in fitto aziendale con Benetton.
Nel febbraio 2017 i negozi della mia ditta sono vuoti, senza merce, con affitti e dipendenti da pagare. Ma nello stesso mese a mia moglie viene consegnata la merce della stagione p/estate del valore di circa €70000 . appena ricevute queste fatture io con la mia ditta ricevo il decreto ingiunto da parte di Benetton.
Inizia così la causa tra Benetton e la mia ditta e come per tutti, avvocati=soldi=stress!!
Purtroppo per mia moglie la nuova ditta era partita e la merce fatturata ma lei giustamente non vuole più saperne di queste persone, così dopo due stagioni (prima non riesce a mollarli) chiede di interrompere il rapporto con Benetton. Chiedo quindi al loro regista di trovare una soluzione che con una forma di stralcio le permetta di uscirne. Chiediamo anche di non incassare la fideiussione e di pagare il suo importo in più rate.

Lui si attiva e mi assicura che troverà una soluzione. Passano 5 giorni e Benetton chiede alla banca l’incasso totale della fideiussione.
Banca Monte Paschi che a quel punto decide di interrompere tutti i rapporti in essere con le nostre ditte e trattenendosi così tutti i nostri risparmi che avevamo messo a copertura dei mutui e invitandoci nel più breve tempo possibile a vendere la nostra casa altrimenti l’avrebbero messa all’asta.
Gennaio 2019
Il giudice di Treviso decreta il fallimento della mia ditta, il tribunale di Verona prende 15gg di tempo e poi decreta a sua volta il fallimento ma a una cifra molto inferiore da quella richiesta da Benetton. La motivazione sta nel fatto che i loro avvocati non portano al giudice fatture pari alla somma che chiedono ma molto inferiori (non le trovano). Nonostante ciò il giudice per il fallimento.
E così nel mese di febbraio dopo aver perso tutti i risparmi, aver per fortuna venduto la casa, trovato una nuova casa in affitto senza ormai nessun reddito e con lo stress accumulato vengo colpito da un grave infarto. Rimango 10gg in ospedale e nel luglio dello stesso anno vengo operato al cuore.
Durante questi anni come affiliati alla FAMIGLIA di errori ne abbiamo fatti, tanti per colpa nostra ma altrettanti con la loro REGIA, ma li abbiamo anche pagati e non solo con i nostri soldi personali ma anche e soprattutto con la salute!
Ma Benetton pagherà per le proprie TRUFFE? Visto che sul muro del tribunale di Treviso viene scritto “LA GIUSTIZIA E’ UGUALE PER TUTTI” non dovrebbero esserci dubbi…vedremo…

PS: tutto ciò è documentato con scritti e testimoni e di tutti i loro vari funzionari esiste un nome e un cognome.

4 commenti su “FRANCO SCOPELLI, LA LEGGE DOVREBBE ESSERE UGUALE PER TUTTI, LO VEDREMO….”

  1. Franco chi avrebbe pensato nei molti anni in cui ci incontravamo davanti ai negozi o a fare campionari, che ci saremmo trovati dopo tanto impegno, dedizione e fatiche a scrivere delle storie tanto dolorose? La nostra unica fortuna, dopo queste infinite sofferenze e’ che adesso siamo un gruppo unito e possiamo confrontarci e supportarci. Insieme ce la faremo.

  2. Nessuno di noi poteva immaginare quello che avrebbero fatto.
    Ci sentivamo perte integrante, se ci avessero fatto le analisi del sangue, avrebbero scoperto che il nostro era “verde”……

  3. Storie in linea di massima vissute da molti ex esercenti Benetton, il problema che quando andavamo a fare campionario eravamo chiusi in noi stessi e tra di noi esercenti non ce’e mai astato un confronto perche bastava che si parlasse tra di noi……….la storia, la realta era uguale per tutti, ma per esperienza vedevo in molti miei ex colleghi che andavamo afare campionario presso la rappresentanza di Palermo che si riteneveno superiorii quasi a darsi un aria di grosso imprenditore..o di colui lecchino dei rappresentanti stessi che non battevano ciglio………si imprenditore che alla prima il castello crolla!!!
    Poi c’erano coloro che si facevano infinocchiare e rilevavano negozi di altri esercenti come se loro fossero piu bravi….invece venivano manipolati e ricattati per rilevare negozi in perdita…perdita perche oprami il marchio era morto.
    Il marchio Benetton e’ un marchio passato la gente e’ stanca della solita merce….

  4. Si gioca in casa….. Le nostre cause sono tutte a Treviso.
    Impossibile avere ragione anche quando è ovvio e palese.
    Impossibile far sentire le nostre ragioni.
    Piu facile dimenticare su una scrivania…………… Ovviamente sbadatamente!

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