La storia di due imprenditrici ex Benetton che ce l’hanno fatta con le proprie forze

QUESTA E’ LA STORIA DI DUE IMPRENDITRICI, CRISTINA CRESPINA E MONICA DEL MANCINO, CHE HANNO LASCIATO IL GRUPPO BENETTON E SI SONO MESSE IN PROPRIO APRENDO TRE NEGOZI DI ABBIGLIAMENTO DI SUCCESSO A BASSANO DEL GRAPPA, PIETRASANTA E PORTO ROTONDO.

Il post di oggi tratta di storia di successo di due imprenditrici che ce l’hanno fatta, si tratta di due amiche che si sono trattate della United Colors of Benetton , dove hanno mosso i primi passi nel mondo della vendita di abbigliamento, e successivamente hanno lasciare per gestire dei negozi “a modo loro” senza dover sottostare ai dettami della grande azienda , e che, a quanto pare, sta andando davvero forte. L’articolo che oggi riportiamo ai lettori del Blog dell’Unione dei Commercianti Bistrattati UCB family è tratta dall’edizione on line del Sole 24 Ore , si tratta di un’intervista all’commerciante di moda proprietaria di tre negozi boutique gestiti insieme all’amica e socia Monica del Mancino . Una storia positiva in mezzo a tante altre meno fortunate, decisamente una rarità in questo periodo storico particolare, che vale la pena leggere anche nella versione originale consultabile attraverso il link Fonte riportata al termine del nostro post.

Parliamo delle tre boutique “Zoe” presenta a Pietrasanta in Toscana in provincia di Lucca, a Bassano del Grappa in Veneto, in provincia di Vicenza ea Porto Rotondo in Sardegna, dove è immobiliare anche ad Ottobre.

 «Vivo a Bassano e l’ho scelta per amore. In realtà sono nata a Firenze, da lì ho iniziato a muovermi nel mondo della moda e mi sono trasferita a Parigi. Poi sono arrivati ​​​​un uomo, un matrimonio e il Veneto, dove ho lavorato qualche anno da Benetton. Ma non ero fatta per una grande azienda, avevo sempre in mente il sogno di una bottega tutta mia, dove vendere, come diciamo in Toscana, “i miei cenci scovati in giro”. Perché la moda per me è questo: uno spazio colorato dove offrire tutto quello che mi piace». Cristina Crespina

In questa meravigliosa avventura imprenditoriale e creativa Cristina Crespini non è sola, ma è accompagnata da una società altrettanto coraggiosa ed intraprendente come Monica del Mancino . le due donne imprenditrici si erano conosciute proprio grazie a Benetton per cui avevano lavorato e che avevano deciso di lasciare per concedere l’impresa individuale libere dai vincoli imposti dai contratti con le grandi aziende come United Colors of Benetton

Ci eravamo conosciute proprio da Benetton e siamo rimaste amiche. Mi ha proposto l’idea di una boutique in Toscana e, grazie a lei, siamo arrivati ​​​​a Pietrasanta, un borgo splendido, . Infine, Porto Rotondo, l’ultimo store inaugurato a due passi dal mare della Sardegna, che è aperto fino a ottobre”

Incredibile anche la casualità della sinergia con un’altra imprenditrice, Giada Forte fondatrice del brand Forte Forte presente nei tre negozi Zoe, anch’essa ex dipendente del Gruppo Benetton che ha spiccato il volo contando esclusivamente sulle proprie ali. Insomma, dopo aver letto questa interessante intervista a Cristina Crespini quantomeno un po’ di speranza dovrebbe affiorare nei cuori e nelle menti di molti imprenditori al momento “bistrattati” che probabilmente potrebbero risorgere.

FONTE: Il Sole24 Ore 

2 commenti su “La storia di due imprenditrici ex Benetton che ce l’hanno fatta con le proprie forze”

  1. Brave!

    Questo è lo spirito giusto, non obbedienza ma creatività che non si piega a niente ed a nessuno!

    Lo sbaglio dei Benetton è voler piegare il TALENTO UMANO, che è espressione profonda dell’anima e quindi LUCE, al mero business.

    Questa è autodistruzione.

    Lo capiranno i nostri eroi che stanno divorando loro stessi?

    • Quando si sa di avere ragione e si sa di non avere più nulla da perdere perché loro ti hanno tolto nulla non c e motivo di non lottare anzi.
      Mi spiace solo che sono ancora tanti a non avere il coraggio pur essendo consapevoli che finiranno nel vortice

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