Sciopero Benetton Castrette Villorba: dividere i lavoratori non salva l’azienda

Per la prima volta in 30 anni, i lavoratori del Gruppo Benetton hanno incrociato le braccia, nessuna attività per il mancato confronto sull’uso estremo dei contratti di solidarietà al 90% dell’orario di lavoro. Una situazione inaccettabile per i sindacati che sono scesi sul piede di guerra. Così oggi, 27 ottobre 2025,  Dopo oltre trent’anni di silenzio sindacale, i lavoratori  del Polo di Castrette di Villorba sono tornati a scioperare: due ore di mobilitazione davanti ai cancelli, per chiedere rispetto, chiarezza e un confronto vero con l’azienda.

Le ragioni dello sciopero dei lavoratori di Castrette di Villorba

La scintilla è scattata dopo la decisione del gruppo Benetton di applicare contratti di solidarietà al 90% dell’orario di lavoro per circa 80 addetti, senza un preventivo confronto con i sindacati. In pratica, chi rientra in questa misura lavorerà solo un decimo del tempo normale, con forti ripercussioni economiche oltre che psicologiche.

Non contestiamo la necessità di affrontare un momento difficile, ma il metodo. Serve rispetto e dialogo», spiegano i rappresentanti dei lavoratori.

Le organizzazioni sindacali Filctem CGIL, Femca CISL e UILTEC UIL denunciano una scelta unilaterale e inaspettata, comunicata ai lavoratori con una semplice e-mail, pochi giorni prima dell’entrata in vigore.

I lavoratori Benetton del Polo di Castrette di Villorba vanno ascoltati

Il messaggio che arriva da Castrette è chiaro: “ascoltateci”.

Dietro i contratti e i numeri ci sono persone, famiglie, storie di lavoro e appartenenza. Lo sciopero di oggi non è solo un atto di protesta, ma una richiesta di dignità e riconoscimento.

E forse, in un mondo industriale che cambia troppo in fretta, ricordare che il cuore di ogni impresa sono i suoi lavoratori è il primo passo per costruire un futuro più giusto.

Accesso alla stampa bloccato: un segnale pessimo che ha fatto arrabbiare ancora di più i lavoratori

Durante la manifestazione i giornalisti non sono stati fatti entrare nello stabilimento di Castrette di Villorba.
Secondo diverse testate (tra cui la Repubblica e Il Resto del Carlino), l’accesso alla stampa è stato bloccato, e le riprese e interviste si sono svolte all’esterno dei cancelli, sotto la sorveglianza della sicurezza aziendale.

Questo episodio ha destato particolare attenzione perché — come scrivono i cronisti presenti — in passato Benetton non aveva mai limitato la presenza dei media durante momenti di tensione o trattativa sindacale. Molti lo interpretano come un segnale di chiusura e nervosismo da parte dell’azienda, forse per la volontà di evitare immagini di protesta legate a un marchio noto in tutto il mondo.

Fonte: Corriere del Veneto, La Repubblica

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