Ha abbassato le serrande il negozio Sisley di Piazza Émile Chanoux ad Aosta. Aperto il 14 aprile 2022 con grandi aspettative, il punto vendita ha chiuso dopo nemmeno tre anni. La chiusura rientra nel piano del Gruppo Benetton, proprietario del marchio, che ha annunciato l’uscita dal mercato di oltre 400 negozi nel 2025, di cui circa 200 in Italia.
Un segnale preoccupante per i Commercianti Bistrattati
Il caso di Aosta non è isolato. Negli ultimi mesi, anche in città come Lecco e Formigine sono scomparsi i negozi Sisley e Benetton, lasciando vetrine spente nei centri storici e segnali evidenti di un tessuto commerciale sempre più impoverito.
“Mi dispiace veramente, dato che si lavorava bene, quindi non riesco a capacitarmi di questa decisione” – Ha commentato una dipendente che desidera restare nell’anonimato
Dietro a queste chiusure non c’è solo la crisi del gruppo, ma anche la fragilità di un modello di franchising che ha spesso messo in difficoltà i commercianti affiliati: scorte imposte, margini ridotti, pagamenti anticipati e scarso supporto da parte della casa madre.
Il piano di ristrutturazione del gruppo Benetton
Il Gruppo Benetton, dopo perdite da 230 milioni di euro nel 2023, punta a ridurre le perdite a 110 milioni nel 2024 e ad avvicinarsi al pareggio entro il 2025. Per riuscirci, ha scelto di ridimensionare drasticamente la rete di negozi fisici, spostando l’attenzione sul digitale e sul taglio dei costi.
Una strategia che, però, scarica il peso delle decisioni sulla pelle dei commercianti e delle comunità locali, che vedono sparire attività e posti di lavoro.
Come sempre riportiamo sul nostro blog U.C.B. Family la notizia della chiusura di questo negozio, la vicenda di Sisley ad Aosta è emblematica: un marchio storico che lascia dietro di sé vetrine vuote e centri cittadini più poveri. Riteniamo urgente un cambio di marcia, per non trasformare il commercio di prossimità in un’ ulteriore lunga serie di saracinesche abbassate.